Regista: Richard Curtis

Produzione: Regno Unito

Anno: 2013

 

 

 

 

Attori: Domhall Gleeson, Rachel McAdams, Bill Nighy

Il nostro giudizio: molto buono

Recensione: Massimo Giachino

 

 

 

 

Una commedia dai risvolti romantici caratterizzata da una nota di surrealismo, capace di conquistare grazie al suo humor e ad una morale di fondo su cui riflettere.

 

TRAMA

La famiglia Lake, composta dai genitori James e Mary e dai figli, Katherine (detta Kit Kat) e Tim, più lo zio Desmond che vive in un mondo tutto suo, vivono placidamente in una grande tenuta della Cornovaglia fronte spiaggia, scandendo i tempi in base a tradizioni irrinunciabili che portano avanti da anni.

Tim, il più giovane della famiglia, ha un legame rispettoso e di complicità col padre, il quale gli rivela al compimento del 21° anno di età un incredibile segreto.

Tutti gli uomini della famiglia hanno infatti la capacità di spostarsi a ritroso nel tempo, ma esclusivamente per rivivere le proprie esperienze passate.

Dopo aver sperimentato, e capito, che anche tornando indietro il tempo non fa cambiare idea alle persone, Tim utilizza queste nuove capacità per approfittare degli eventi e giocare d’anticipo, riuscendo ad instaurare una relazione con una ragazza di nome Mary (come sua madre!), incontrata a Londra e di cui si è innamorato dal primo momento.

I due presto andranno a convivere a casa di lei, a Londra, dove ben presto decideranno di unirsi in matrimonio, in preavviso di un futuro figlio che arriverà a breve.

Mary viene presentata a casa Lake, dove viene accolta come una di famiglia, da subito benvoluta da tutti.

Dopo un matrimonio al limite del disastroso (cambiato in corso più volte tornando a ritroso nel tempo…), troviamo Tim e Mary ormai genitori, al primo compleanno della loro figlia Posy. Quel giorno, Kit Kat incorrerà in un incidente d’auto causato dall’abuso di alcool, abitudine intrapresa per colpa del suo ragazzo.

Tim torna indietro nel tempo per scongiurare quell’evento, ma al suo ritorno nella realtà scopre di avere un figlio maschio…Suo padre gli spiegherà che modificare il passato prima della nascita dei figli può compromettere il futuro di chi non è ancora nato. Tim sarà costretto quindi a far “rivivere” a sua sorella l’incidente, convincendola in seguito a cambiare rotta e lasciare il suo ragazzo per il suo bene.

Tim, ormai adulto, viene a scoprire che suo padre ha i giorni contati a causa di un cancro incurabile e, non potendo salvarlo in alcun modo, torna spesso a ritroso nel tempo per passare più tempo possibile con lui prima di salutarlo per l’ultima volta. In una di queste “visite”, James gli rivelerà il segreto per usare la sua capacità nel modo giusto, ovvero rivivere sempre la stessa giornata due volte. La prima con tutte le preoccupazioni e tensioni quotidiane, la seconda assaporando tutti i risvolti dolci e felici che quel piccolo lasso di tempo può donare…

 

 

 

RECENSIONE/CONSIDERAZIONI FINALI

Se si dovesse trovare un solo aggettivo per definire questa commedia, probabilmente quello che meglio la descriverebbe sarebbe “delicato”.

Richard Curtis, regista noto per “Love Actually” e sceneggiature del calibro di “Notting Hill” e “Quattro matrimoni e un funerale”, tira fuori dal cilindro un’altra commedia romantica di spessore, tutte accumunate da quell’aria British che ne hanno decretato il successo.

In questo caso viene aggiunta la componente “surreale” (i viaggi del tempo) che non solo diventa una parte fondamentale ed imprescindibile del film, ma dopo averne capito il meccanismo diventa addirittura una situazione quasi normale, creando un paradosso nel paradosso.

La capacità di caratterizzare i protagonisti è un marchio di fabbrica del regista, dall’insicuro Tim allo spirito libero Kit Kat, dalla madre monoespressiva al padre-amico saggio, passando per l’esuberante e sognatrice Mary.

Non passa inosservata la crescita dei personaggi stessi, evidenziandone l’evoluzione non solo a livello anagrafico ma soprattutto a quello caratteriale. I vari passaggi della vita forgeranno il carattere di ognuno a loro modo, in particolare seguiremo la vita di Tim. Lo vedremo passare da timido adolescente a uomo sicuro di sé che agisce per il bene della famiglia.

I viaggi nel tempo sono invece un pretesto non solo narrativo, ma soprattutto spunto di riflessione. Daranno il via ad una serie di domande che sorgono spontanee durante la visione del film, la più evidente delle quali ci porta a chiedere se fossimo noi nella condizione di poter rivivere il nostro passato, cosa vorremmo cambiare?

L’inevitabile spunto finale ce lo regala invece papà James, indicandoci come godere delle cose che viviamo quotidianamente. Ovviamente non possiamo rivivere due volte lo stesso giorno, ma probabilmente vuole solo insegnarci che le stesse situazioni che viviamo quotidianamente hanno due chiavi di lettura, sta a noi capire quale vogliamo cogliere…

Tra gli attori svettano ovviamente Tim (Domhall Gleeson), a cui ci si affeziona subito grazie a quell’aria maldestra e simpatica e Mary (Rachel McAdams), scanzonata quanto basta per creare la giusta alchimia con il suo partner cinematografico. Ma una spanna sopra tutti merita la citazione James (Bill Nighty), un padre sopra le righe ma mai eccessivo, che ha nella naturalezza e nella sua particolare visione della vita le doti migliori.

In sintesi una commedia meno pubblicizzata di altre già citate, ma permeata di un humor intelligente e di una sceneggiatura che non cede in passi falsi, risultando non solo gradevole ma addirittura ricca di profondità e di dialoghi costruiti con cura, che vale sicuramente la visione.

 

 

LA CURIOSITA’

Bill Nighty ha recitato in tutti e 3 i film che vedono Curtis come regista, ovvero “Love Actually” (2003), “I Love Radio Rock” (2009) e, appunto, “Questione di tempo” (2013).

 

 

1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Rating 3.50 (1 Vote)