Artista: The Connells

Anno: 2016

Casa Discografica: Bycicle Music

 

Il nostro giudizio: OTTIMO

Recensione: Enrico C.

 

The Connells, band formatasi nel lontano 1984 e mai ufficialmente scioltasi, anche se inattiva dal 2001, realizza proprio in questo autunno il primo “gratest hits” della sua lunga carriera. L’iniziativa è guidata dalla Bycicle Music, l’etichetta che ha recentemente acquisito l'intero catalogo dei Connells e dà l’opportunità anche ai più giovani di trovare raccolti in un unico cd 16 dei brani più significativi di una delle band dell’alternative music nord-americana più interessanti degli ultimi 30 anni (della quale si può leggere una recensione monografica proprio su questo sito, THE CONNELLS ).

Come al solito si potrà disquisire giorni interi, come per tutte le antologie, se siano stati inseriti o no tutti i pezzi migliori, ma l’impressione complessiva è quella di un album brioso, che trasuda vitalità ed energia. Ed è proprio la title-track, tratta dall’album “One simple word” del 1990 a sintetizzarne bene il sound e l’approccio. Si tratta infatti del primo singolo del gruppo ad essere uscito dal circuito delle collage-radio americane ed è ancora oggi, a 26 anni dalla sua realizzazione, un brano che non evapora o scolorisce, ma, anzi, sembra quasi trovare nel tempo nuova linfa vitale. Non possono mancare classicissimi che hanno decretato anche il breve ed effimero successo commerciale della band a metà degli anni ’90 come  ” ’74-75”,” Slackjawed”, “Maybe”, oltre a perle tratte dagli esordi della band come “Scotty’s lament” che manifesta l’influenza delle sonorità celtiche e della musica folk nei primi lavori del gruppo.

Non c’è dunque da stupirsi se in questi anni i Connells abbiano lavorato con alcuni dei produttori più stimati nel circuito della musica indipendente americana come Mitch Easter, Hugh Jones e Jim Scott che hanno la paternità di alcuni degli album più di riusciti dei R.E.M., Echo & the Bunnymen e Wilco, guarda caso band a cui i Connells sono stati spesso accostati per sonorità ed arrangiamenti.

Oggi l’intero catalogo dei Connells è – direi, finalmente – nuovamente disponibile in formato digitale, ma per chi volesse condensata in circa un’ora di ascolto la “summa musicale” della band del Nord Carolina “Stone Cold Yesterday, Best of The Connells” è assolutamente un ottimo compromesso che consiglio vivamente.

 

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