Regista: Casey Affleck
Produzione: Stati Uniti
Anno: 2019
Attori: Casey Affleck, Anna Pniowsky, Elizabeth Moss, Tom Bower
Il nostro giudizio: MOLTO BUONO
Recensione: Francesco Izzo
Light of my life è un film di Casey Affleck ambientato in una realtà distopica in cui un virus ha colpito la maggior parte delle donne del pianeta decimandole, e che costringe la giovane Rag a vagabondare ed a fingersi maschio per evitare il contatto con ogni uomo che le si avvicina. La mancanza di donne sul pianeta ha generato un clima di tensione e brutalità che si respira a ritmi alternati durante la visione, intervallata da simpatici siparietti padre-figlia in cui vengono raccontate storie per ammazzare il tempo e immancabili rimproveri genitoriali per cercare di evitare pericoli e situazioni pericolose.
Sulla scia di The Road, I figli degli uomini e 28 giorni dopo, Casey Affleck dirige e recita in un disaster movie senza città distrutte, zombie, veicoli bruciati ed abbandonati, ma allo stesso modo ambientato in un mondo sgretolato dal male, divorato dalla cattiveria e da una vera e propria agghiacciante caccia a persone di sesso femminile e di qualsiasi età; il tutto realizzato con uno spirito deciso di libertà tipico da cinema indipendente.
Protagonista del film è ovviamente il già citato fratello minore di Ben, che interpreta un padre che deve ricoprire entrambi i ruoli genitoriali, che rende il tempo meno amaro grazie all’ausilio di storie inventate che narra ogni sera alla figlia prima di dormire nella loro tenda da campeggiatori.
Ampio spazio alla natura e ai paesaggi mozzafiato canadesi colti da bellissimi campi lunghi che accompagnano il vagare dei due personaggi principali in uno scenario di una società tornata, a causa della pandemia, a condizioni preistoriche in cui gli uomini si spostano in branchi andando a caccia di donne, e soprattutto perché “anche se le persone non si ammalano più, non significa che il mondo sia migliore!”.
Un’opera originale che tenta di distaccarsi dallo schema tipico di questo genere, con ampio spazio al rapporto padre-figlia, momenti di tenerezza familiare e nostalgici; non mancano le scene di violenza, ma restano in disparte per la maggior parte del tempo, entrando a gamba tesa in alcuni momenti quando la tensione cresce. Light of my life è un film completamente targato Casey Affleck che esordisce alla regia con un lavoro intenso e di forte empatia data la situazione di pandemia globale che il nostro mondo sta vivendo.