Regista: Greg Tiernan, Conrad Vernon
Produzione: Stati Uniti
Anno: 2016
Genere: animazione
Il nostro giudizio: Mediocre
Recensione: Nya
Sarà che non sono abituata a pensare subito male, ma quella sera decisi di guardare questo cartone perché avevo bisogno di qualcosa di spensierato. Perché davo per scontato che un cartone animato fosse spensierato e soprattutto adatto ad una platea di bambini. Ma già dal primo secondo si intuiva che proprio per bambini non era.
Tanti, tantissimi riferimenti sessuali, a cominciare dal panino a forma di vagina e dalla salsiccia che non sogna altro che di completarsi entrando in quel panino, formando un hot dog. Qualcuno parla di satira, ma io di satira ho visto ben poco. Dopo soli 5 minuti ero alquanto disgustata ma ormai ero lì e ho proseguito la visione. Il tutto è ambientato in un supermercato americano, il 3 Luglio, giorno che precede la festa tanto attesa dagli americani: l'Indipendence Day. E tutti - pannocchie di mais, detersivi, panini, prodotti per la casa – aspettano con ansia di essere acquistati in modo da poter varcare la soglia dell'Oltre, il Paradiso, e vivere felici insieme agli dei (gli uomini). Questo finché non arriverà un superstite (un prodotto riportato indietro dopo l'acquisto) che racconta che nell'Oltre accadono cose terribili: i wurstel vengono tagliuzzati, le patate vengono pelate, e via dicendo. Ho avuto il disgusto per tutta la durata del cartone. All'estero invece la critica pare sia stata abbastanza consenziente. Sarà che mi aspettavo qualcosa in stile “Toy Story”, sarà che i cartoni per me sono principalmente per i bambini... ma il mio personalissimo giudizio non può che essere negativo. Solo un aspetto ho trovato interessante, la descrizione del “passaggio” dal supermercato al “paradiso” tramite il carrello e prima della “scadenza”. Si potrebbe fantasticare molto su questa parte, soprattutto per una chiave di lettura, forse, religiosa. Ma per il resto l'ho trovato molto volgare, anche perché essendo un cartone molti bambini avranno chiesto di vederlo e molti genitori, magari non curanti della trama, hanno portato i bimbi al cinema. E questo lo troverei davvero molto triste. La netta sensazione è di aver sprecato una serata.